Infrastrutture e Gallerie: il panorama italiano

Il piano di investimenti

Ci troviamo oggi di fronte al più grande piano di investimenti in infrastrutture in Italia da diversi decenni a questa parte. 

Relativamente al periodo 2021-2036 è stata pianificata una netta accelerazione negli investimenti, che si traducono nella progettazione e realizzazione di un incredibile numero di progetti e nuove opere. Questo trend, iniziato negli anni scorsi, vedrà un picco di investimenti nel 2025 per poi, al termine del PNRR previsto per il 2027, un progressivo ritorno del livello degli investimenti del 2021.

Come si vede dal grafico seguente, il netto impulso degli investimenti in infrastrutture che stiamo vivendo è legato ai Fondi del PNRR che si aggiungono a quelli del Piano Nazionale Complementare andando a costituire, nel periodo 2021-2026 un netto incremento rispetto a quanto evidenziato negli anni precedenti al 2020 e dal 2027 in avanti (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione + Legge di Bilancio + Fondo Investimenti).

istogramma Infrastrutture e Gallerie: il panorama italiano - GEEG

Con specifico riferimento al PNRR, dovendo pensare a un grande piano di investimenti in Italia, si è ritenuto fosse prioritario focalizzare una parte rilevante delle risorse su alcuni focus strategici, tra i quali il settore delle costruzioni e in particolare delle grandi infrastrutture che impatta, limitatamente ai soli fondi PNRR, per circa 108 mld.

Infrastrutture e Gallerie: il panorama italiano - GEEG

I motivi sono tanti e le analisi fatte in questo senso sono molteplici, ma certamente tra i motivi trainanti c’è sicuramente il fatto che c’è unanime consenso all’interno del panorama tecnico/scientifico nel dire che gli investimenti nelle infrastrutture creano nel breve termine nuovi posti di lavoro e muovono l’economia dell’indotto diretto e indiretto, mentre nel lungo periodo sono in grado di aumentare la competitività del paese, migliorando e rendendo più veloci gli spostamenti di beni e persone all’interno e all’esterno dei confini nazionali e dando impulso alle attività di Import – Export. Un ulteriore motivo, connesso ai precedenti, è anche il fattore moltiplicatore relativamente elevato per il settore delle infrastrutture con cui l’investimento produce effetti sul PIL di un paese e sul livello di occupazione.

Le nuove infrastrutture strategiche

Una parte molto rilevante infatti degli investimenti legati al PNRR è stata destinata alla realizzazione di nuove infrastrutture strategiche che, considerata la peculiare morfologia e conformazione del nostro paese, si traduce nella necessità di realizzare nuove opere in sotterraneo. Tra queste la realizzazione di nuove tratte di linee ferroviarie ad alta velocità / alta capacità hanno un ruolo predominante insieme alla realizzazione di interventi di costruzione di nuove tratte e manutenzione dell’esistente in ambito autostradale e stradale. In questo senso spiccano, in ambito ferroviario, i progetti di realizzazione della nuova linea AV/AC Napoli-Bari, della Salerno-Reggio Calabria e della Palermo-Messina-Catania che si aggiungono ai grandi progetti del Tunnel di Base del Brennero, della Torino-Lione e del Terzo Valico dei Giovi – Nodo di Genova.

Infrastrutture e Gallerie: il panorama italiano - GEEG

Alle grandi opere ferroviarie si aggiungono tutte le infrastrutture autostradali e stradali tra le quali spiccano i progetti della Gronda e del Tunnel Sub-portuale di Genova e le infrastrutture idrauliche tra le quali spiccano i progetti del Raddoppio dell’Acquedotto Peschiera o il Collettore mediano di Torino.

Oltre alle infrastrutture precedentemente menzionate, un ruolo importante è svolto anche dalle Linee Metropolitane, tra le quali la Linea M4 di Milano, la Linea Metro C di Roma, i lavori di Metro Napoli, la linea Circumetnea di Catania.

Sempre in tema di investimenti in infrastrutture vanno menzionati anche quelli in infrastrutture energetiche; a questo proposito solo Snam ha in programma di investire 11,5 miliardi di euro, nel periodo 2023-2027 destinati al rafforzamento delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio e TERNA ha pianificato investimenti complessivi pari a 16,5 miliardi di euro, i più alti nella storia del Gruppo, per accelerare il processo di decarbonizzazione del Paese.

 

Gli interventi di manutenzione del patrimonio della rete di infrastrutture esistenti

Oltre alla progettazione e realizzazione di nuove opere, in questi anni, è in corso anche un rilevante sforzo per sviluppare attività di manutenzione sull’ingente patrimonio di gallerie esistenti, alcune delle quali datate, sia ferroviario che autostradale e stradale. Si tratta anche in questo caso di investimenti importanti che vedono coinvolti tutti i maggiori player a livello italiano e che alimentano una filiera di realtà coinvolte a vario titolo in questi lavori.

A questo proposito è bene ricordarci che l’Italia è già oggi il paese in Europa con il più grande numero di gallerie in esercizio e in fase di progettazione e realizzazione, e a livello mondiale siamo secondi solo ad un gigante (geograficamente, finanziariamente, industrialmente, … ) come la Cina.

 

Nuovi scenari

Un importante beneficio connesso all’impulso di tutto il settore delle infrastrutture è rappresentato dalle opportunità di Innovazione e Ricerca connesse alla progettazione, realizzazione e manutenzione del grande numero di opere complesse in contesti sfidanti descritte. Oggi abbiamo la possibilità di valorizzare anni di Ricerca scientifica, proporre ed applicare nuove tecnologie, prodotti, materiali e processi per contribuire alla realizzazione di opere durevoli nel tempo e sostenibili con processi e tecnologie più efficienti e controllate. Questo momento, per tutto il mondo della Ricerca che supporta società di ingegneria, Contractors e suppliers rappresenta un elemento di grande stimolo e prospettiva per il presente e per il prossimo futuro.

Questa nuova ondata di nuove opere e la manutenzione delle opere esistenti, negli ultimi anni, ha portato ad una serie di “stravolgimenti” del mondo dell’ingegneria con la nascita di nuovi player, con la creazione di nuove strutture all’interno di realtà già esistenti, con l’ampliamento rilevante dei Team di progettazione e con la necessità di nuove figure professionali in quantità molto superiori alla disponibilità immediata.

Oggi, come conseguenza, l’aspetto legato alla formazione rappresenta un elemento chiave: sono estremamente richiesti profili tecnici soprattutto in ambiti quali ingegneria civile, geotecnica, ambientale, strutturale ma con i tanti cantieri in partenza iniziano ad esserlo anche figure professionali quali sondatori, operatori specializzati in galleria, meccanici, etc e lo saranno sempre di più nei prossimi anni. In questo scenario si colloca l’iniziativa di GEEG Academy, mirata ad aggiungere alla formazione accademica elementi di conoscenza specifici e operativi che solo anni di esperienza applicata in campo permettono di acquisire.

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Riferimenti:

EY Infrastructure Barometer 2023: https://www.ey.com/it_it/news/2023-press-releases/08/ey-infrastructure-barometer-2023

PwC Task Force Infrastrutture: https://www.pwc.com/it/it/industries/task-force-pnrr.html

Polo Infrastrutture RFI: https://www.rfi.it/it/chi-siamo/il-polo-infrastrutture.html

Strade e Autostrade – PNRR: https://www.stradeeautostrade.it/tag/pnrr-piano-di-ripresa-e-resilienza/

Webuild: https://www.webuildgroup.com/it/discovery/articoli/investire-nelle-infrastrutture/

Il Sole 24 ore: https://www.ilsole24ore.com/art/autostrade-2023-investimenti-163-miliardi-potenziare-rete-AFqfna3C

Pubblicazioni GEEG: https://www.geeg.it/services/pubblicazioni/